18.2.15

ANALOGIA II - STRESA

Può un comune di 5.226 abitanti essere fra le città più letterarie d’Italia?


Ernest Hemingway, Addio alle armi, 1929, ed. Mondadori, trad. Fernanda Pivano, pag. 239
«Lo avevo conosciuto quando ero stato a Stresa un’altra volta fuori stagione e giocando a biliardo avevamo bevuto champagne.»

Alberto Moravia, Gli Indifferenti, 1929, ed. Bompiani, Cronologia, pag XXXVI
«Moravia parte per Milano per portare il romanzo a Cesare Giardini […] Pensando a una risposta in breve tempo, soggiorna a Stresa sul Lago Maggiore per un mese.»

Bernard Malamud, Il barile magico, 1958, minimum fax, trad. Vincenzo Mantovani, pag. 136. [Contributo di Daniele Manusia; twitter: @DManusia]
«Avvicinandosi a Stresa, dopo una rapida occhiata stupita al Lago Maggiore, Freeman, amante della natura fin dalla più tenera infanzia, tirò giù la valigia dalla reticella e scese dal treno in fretta e furia. Si sentì subito meglio.»

Luciano Bianciardi, La vita agra, 1962, ed. Bompiani, pag. 35
«Promozione, diceva il marito, ma non ci credeva nemmeno lui, perché restando su al torracchione di vetro e alluminio, chissà quanti altri convegni avrebbe fatto, a Bordighera, Stresa, Riccione, e conosciuto tanta gente utile, tanti tecnici del suo ramo, persino americani.»

Mario Soldati, Lo smeraldo, 1974, ed. Mondadori, pag. 31
«Gliel’ho detto, mi pare, che da parte di mio padre la famiglia era di origine ticinese. E così, ho sempre parlato la vostra bella lingua. Naturalmente, conosco benissimo Milano, Venezia, Roma, San Remo, Stresa

Davide Orecchio, Stati di grazia, 2014, ed. il Saggiatore, pag. 195
«Pensa di farla felice e pensa baci, risvegli, passeggiate sul mare e oggi entra nella palestra di via Stresa e chiede di Jutta, che lavora lì.»

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